Viviamo in un piccolo e tranquillo borgo abruzzese di origini antiche, Moscufo, che dall’alto della verde collina su cui sorge, domina maestoso la vallata sottostante.
Circondato da rigogliosi uliveti attraversati dal tranquillo fiume Tavo, il borgo si estende su una superficie di circa 20 kmq.
Il borgo si trova a 246 m s.l.m. e dal centro abitato è possibile ammirare, ad ovest, gli aspri profili della catena appenninica mentre, ad est, le coste sabbiose della riviera adriatica.

La zona di Moscufo, insieme ai comuni di Pianella e Loreto Aprutino, è detta il “triangolo d’oro dell’olio”, in quanto è un’area le cui caratteristiche geomorfologiche e microclimatiche consentono la produzione di un olio extravergine dalle straordinarie qualità organolettiche.

Sull’origine del nome “Moscufo” non ci sono notizie certe.
Secondo alcuni il toponimo si deve a “Moskoulf”, un capo longobardo che fu signore del castello eretto su Colle di Luca.
Altri studiosi sostengono invece che il nome sia frutto della correzione di “Boscosus” in “Moscusus”, assorbendo, nel periodo longobardo, lessemi latini (mos-mus) e longobardi (kulf), ad indicare una collina tutta ricoperta di boschi.
Lo stemma comunale rappresenta una torre d’oro di due palchi, aperta e finestrata nel campo, merlata di tre alla guelfa in campo rosso, sormontata da una stella d’argento a sei punte, simbolo di fortezza di prim’ordine.
Come ricorda l’Antinori, Arcivescovo e storico abruzzese che visse nel 1700, la guarnigione del Castello di Moscufo, comandata dal valoroso capitano De Amicis, in epoca angioina, tenne a bada per mesi le truppe nella guerra contro L’Aquila.

Lo stemma del Comune di Moscufo è sormontato da una corona e decorata nella parte bassa da un ramo di quercia e uno di alloro, rispettivamente simboli di eternità e gloria, legati insieme da un nastro tricolore.


La nostra azienda agricola Podere Pischiarano si inserisce nel cuore del comprensorio “Aprutino-Pescarese”, a pochi Km dal mare e dalla montagna, tra le colline che si estendono dalla Maiella al Gran Sasso, fino all’Adriatico.